Nel luglio 2020, il National Institute on Aging ha pubblicato un articolo intitolato “Grande studio collega le malattie gengivali con la demenza”.
L’articolo afferma che, in uno studio del 2012, i ricercatori dell’Università di California hanno rilevato che i soggetti con segni di patologie gengivali e altre infezioni del cavo orale, avevano maggiori probabilità di sviluppare l’Alzalzheimer. Nelle diagnosi sui decessi di Alzalzheimer, oggetto di studio soggetti superioni ai /65, erano associati anticorpi contro il batterio orale P. gingivalis, i quali possono raggrupparsi con altri batteri come: Campylobacter rectus e Prevotella melaninogenica, che sono la causa ulteriore di questi rischi. In quanto i batteri e le molecole infiammatorie che si producono possono viaggiare dalle infezioni della bocca attraverso il flusso sanguigno fino al cervello.
In uno studio del 2007 intitolato “Tooth Loss, Dementia and Neuropathology in the Nun Study” (pubblicato sul Journal of American Dental Association), i ricercatori hanno scoperto che la perdita di denti, a causa della malattia parodontale, aumenta l’incidenza della demenza.
Secondo un altro articolo pubblicato sulla rivista “ Prevention” gli esperti ritengono che i batteri orali possano diffondersi al cervello attraverso i nervi cranici che si collegano alla mascella o attraverso il flusso sanguigno e possano contribuire al tipo di placca che è stata collegata all’Alzheimer.
La professoressa Mariana Henriques e i suoi colleghi dell’Università del Minho in Portogallo hanno valutato gli effetti di una soluzione di nanoparticelle d’argento su mughetto orale, stomatite dentale, e varie altre infezioni della bocca causate da ceppi di lievito.
L’Argento è conosciuto sin dall’antichità, le sua proprietà sono state rivalutate ed un numero crescente di studi e ricerche scientifiche internazionali confermano che l’Argento è efficace nel distruggere i batteri quanto cinque diverse classi di antibiotici, tra cui: le tetracicline, i chinoloni fluorurati (ofloxacina), le penicilline, le cefalosporine (cefaperazone) e i macrolidi (eritromicina).
Il Jornal of Peridontal Researc, ha pubblicato: “Il rilascio di Argento nelle tasche peridontali produce una riduzione sia della microflora anaerobica che di quella aerobica”.
LE QUALITA BIOCIDE DI SILVER COLLUTORIO
Ricerche e studi scientifici hanno dimostrato che nessun batterio, virus o fungo, può sopravvivere più di qualche minuto in presenza di una traccia, seppur minima, di Argento, le cui proprietà sono note sin dall’antichità.
Il connubio tra l’azione dell’Argento con la potente attività antivirale e antibatterica del Rame, fanno di Silver Collutorio l’alleato biocida fondamentale per una bocca sana in modo naturale.
Le nanoparticelle di Argento e il Rame in forma colloidale, ottenute con una particolare ed esclusiva tecnologia agiscono sull’infiammazione delle gengive evitandone il peggioramento. Informazioni scientifiche estratte da testi pubblicati su: “Letteratura Scientifica Internazionale”, da intendersi riportate a scopo puramente divulgativo.